In risposta alla riduzione continua del numero di nuovi personaggi prodotti, un trend che cominciò a partire dal 1977, la Popy decise di dare nuova vita alle licenze di alcuni personaggi precedenti: Godzilla, Ultraman, Kamen Rider e Gatchaman (La Battaglia Dei Pianeti). La riedizione di Ultraman ebbe grande successo; grazie alla collaborazione con un'agenzia pubblicitaria, si scatenò un nuovo 'kaiju boom' con un rinnovato interesse verso i 'mostri'. La moda dei remakes diede nuova linfa alla Popy, che colse l'occasione per sostenere la sua linea di produzione del 1979 con il nuovo Daltanious, il suo primo robot componibile dopo Voltes V. Murakami rievoca quel progetto come particolarmente arduo.
"La prima cosa che si deve fare quando si parla del design di un nuovo robot giocattolo, è decidere se sarà standalone, componibile o trasformabile. Oppure se si combinerà con altri prodotti venduti separatamente. Quelle sono le vere le caratteristiche importanti da tenere in considerazione. Così, quando ci siamo posti di fronte alle alternative, abbiamo inevitabilmente scelto che fosse componibile".
Ma quale sarebbe stato il passo successivo? Murakami riflettè molto su questo aspetto. Quando stabilì di progettare Daltanious, si indirizzò verso un escamotage molto popolare all'epoca: l'agganciamento.
"Combattler V e Voltes V utilizzavano la combinazione sistematica di veicoli simili. Il modello componibile era diventato quasi un clichè nell'industria del giocattolo, così l'unica nuova direzione possibile consisteva nella combinazione di robot, di animali o di robot e animali. In pratica, le progettazioni erano via via sempre più complicate. Ma non mi volevo arrendere, così mi decisi ad affrontare la sfida con il sistema di combinazione più stimolante: quello fra un robot, un animale ed un veicolo".
La sfida che intraprese Murakami fu di pensare al modo più sensato di far trasformare l'animale per farlo unire al robot e all'astronave. Non solo il componente animale doveva fungere da giuntura, ma doveva anche incorporare un sistema che gli permettesse di trasformarsi in un animale dalle sembianze realistiche.
"Non so quanti fogli di carta ho utilizzato", dice Murakami ridendo. "Pensavo a un sistema di agganciamento ralizzabile nella mia mente e poi provavo a fare uno schizzo su carta... giorno dopo giorno dopo giorno. Ma sentivo che la combinazione di elementi così profondamente diversi era veramente una grande sfida personale. Questo era ciò a cui pensavo mentre ci lavoravo sopra".
Dopo giorni e giorni di schizzi. Murakami riuscì a raggiungere la fusione dell'animale (quadrupede) Velarios con il robot umanoide Atlaus e il veicolo Gunper.
"E' stata davvero dura. Mi ricordo di essermi sentito davvero sollevato quando ho finito il progetto... e non avrei mai più pensato al design di un robot componibile simile un'altra volta!" sorride Murakami.
Daltanious davvero estese i limiti di ciò che era possibile creare per un robot componibile. Il culmine dell'era dei chogokin era stato raggiunto dando alla luce un vero e proprio capolavoro.
1 commenti:
Un bel blog, molto interessante.
Io non collezioni vintage per via dei prezzi osceni, ma mi piace guardere foto sul web, spesso trovando giocattoli a cui sono legati bellissimi ricordi.
E anche tante curiosità ad essi legate, come le considerazioni di Murakami qui sopra.
Ma quale è la fonte ?
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