venerdì 29 maggio 2009

Pa-Man

Forse qualcun altro oltre a me, nei lunghi pomeriggi dell'infanzia, finiti i compiti, sintonizzato sulle TV locali del nord (no, intendo prima di Colpo Grosso...) avrà visto qualche puntata di Pa-man (パーマン). Si tratta di un cartone animato tratto da una non molto fortunata serie a fumetti disegnata da Fujiko Fujio (Doraemon vi dice niente?).
Nel lontano 1967 venne realizzata la prima versione della serie animata in 55 episodi in bianco e nero che riscossero grande successo in patria. Non venne esportata se non in SudAmerica, dove venne trasmessa dopo il 1970 come "El hombre Par" o inspiegabilmente "Super Dinamo". Nel 1983 i produttori decisero di riproporre la serie a colori, e questa arrivò sui nostri teleschermi.
Protagonisti della serie il giovane Mitsuo Suwa (ovvero Pa-Man, abbreviazione di Supaman stante ad indicare un superman 'incompleto' e pasticcione) e i suoi amici scelti come assistenti per le sue avventure. A ciascuno di loro spettava un "Pa-man kit" comprendente un mantello per volare, un elmetto con buchi speciali per gli occhi che conferiva una forza sovraumana, e la P sul casco che poteva essere usata per comunicare con gli altri membri della squadra.

Veniamo al giocattolame. Come si può presumere dalla scarsa popolarità dell'edizione del 1983, non abbiamo molto a catalogo. Il giocattolo principale è il tin toy a carica anni '60, davvero irraggiungibile. La bellezza soprannaturale e carismatica di questo genere di toys è pari solo al prezzo che i collezionisti sono disposti a pagare per averli.




In ambito anni '80 abbiamo il poco conosciuto set Bandai con box a vetrina...




... il raro Victora con Pa-Man in abiti civili...






...e infine il triciclo Popy con a bordo il nostro felice eroe.





EDIT!
Aggiungo al catalogo il Parman Omoshirotorio Set (comparso in asta ad agosto 2010 e finito in una casa italica ^__^)










Belli da vedere, anche se non rientrano nei miei gusti collezionistici, i vinili recenti della Medicom Toys.



Debirumaaaaaaaaannnn

Oggi parliamo di.... Devilman! Non dovrebbe esistere essere umano o demone che non abbia letto lo strepitoso manga di Go Nagai da cui poi venne tratta la serie animata trasmessa sulle nostre TV negli anni '80. Giocattoli vintage? Mmmhh... poca roba. Solo e soltanto sofubi, che io sappia. I più interessanti si possono osservare sulle pagine del Go Nagai Premiere Catalogue (se riesco ad accaparrarmene uno preparo una bella recensione con catalogo degli oggetti!).




Tra le mie conoscenze e le foto del mio archivio ho questo removable mask. La versione demone è inguardabile, mentre il volto di Akira è il più somigliante fra i vari sofubi.






Esiste anche una versione bootleg che riporta alcune differenze, tra cui il petto





Poi quest'altro, sempre removable mask. Al contrario del precedente, Akira sembra un impiegato bancario che ha esagerato con la brillantina, mentre il design della testa demoniaca è a dir poco stupendo.







Infine un prodigio di bellezza da ben 66.500 yen all'ultima apparizione su Yahoo Japan. I colori scelti per la testa sono da brividi lungo la schiena.







Ahh, quasi dimenticavo il meraviglioso Devilman Henshin Cyborg! Il corpo di un henshin cyborg classico vestito con il costume in stoffa dell'uomo diavolo! Ormai quasi impossibile da trovare in box originale vintage, è stato per fortuna (o purtroppo) ristampato per chi non può farne a meno.




Aggiungo anche altri due sofubi di cui non so nulla, ma che ho visto in una fornitissima galleria online :)







Se qualcuno ha esemplari rari da aggiungere a questo piccolo zoo demoniaco, si faccia avanti!

giovedì 28 maggio 2009

Mazinga Z GA-01 Popy... facciamo chiarezza

Mazinga Z fu trasmesso per la prima volta in Giappone dal 03 dicembre 1972 al 01 settembre 1974 ogni domenica dalle 19:00 alle 19.30 su Fuji Television. La prima versione del Mazinga Z GA-01 fu lanciata nei negozi in contemporanea con le festività natalizie. La prima volta fu upgradato con l'introduzione dello scrandler e l’adesivo a coprire i buchi dietro la schiena dopo circa 30 puntate, indicativamente verso giugno del 1973. Questa versione rimase in produzione e aggiornata verso la fine del 1973 con quella che definiremo 1,5 a partire dal secondo semestre 1973. La seconda versione viene prodotta nel 1974 e rimane sui scaffali giapponesi per tutta la durata della serie televisiva e per la prima replica. Sono dati non ufficiali ma si parla di vendite intorno ai 325000 pezzi e circa 400000 per la versione jumbo. Lo stesso giocattolo ricevette il premio come giocattolo dell’anno nel 1973.

Versione 1

E’ il primo vero die-cast vintage della storia. Valore attuale stimabile intorno a 8000/9000 euro in condizioni MINT. Euro più, euro meno. Era venduto senza scrandler. Ha pulsanti di sparo sulle spalle e missili sparanti dal petto.
Lo stampo della testa, la cromatura sulle gambe e la consistenza del cartoncino della scatola sono essenzialmente diverse da quelle delle versioni successive. Impossibile sbagliarsi anche con la ristampa Banpresto. Sulla schiena non ci sono marchi, ma soltanto i pulsanti di sparo, il giocattolo è marchiato sotto la gamba ma non c’è anno di produzione.
E’ l’unica versione con i missili. I missili in dotazione alla ristampa Banpresto sono differenti per colore e composizione.
La prima e la seconda versione hanno agganci identici per i pugni (visibili nella foto della prima versione) ma colorazione differente.




Versione 1,5

Valore attuale stimabile intorno a 3200-3500 euro. Sempre euro più, euro meno. Viene aggiunto lo scrandler e i missili dal petto eliminati e coperti con un adesivo.
Dopo una primissima edizione con un piccolo adesivo oro sulla schiena per coprire le fessure dove erano i pulsanti di sparo della precedente versione, uscì una versione "corretta" con la schiena chiusa.



Nella foto versione 1,5 (pugni chiari, boomerang scuro) e versione 2 a confronto

Versione 2

Valore attuale circa 1500 euro. I pulsanti di sparo vengono spostati sugli avambracci. Di questa particolare versione esiste una variante gambe e braccia oro e un'altra identica a quella fotografata ma con pugni chiari. La scatola della seconda versione presenta il gattino della Toei. La seconda versione ha nel retro della scatola una serie numerata cp7****, mentre il box della terza versione ne è privo. Da questa versione in poi lo stampo della testa venne leggermente modificato. Ne esistono almeno due varianti: testa e pugni blu chiaro con boomerang rosso molto scuro oppure testa e pugni blu scuri con boomerang rosso chiaro. Idem per la versione con braccia, gambe e cintura "Gold". La prima e la seconda versione hanno agganci identici per i pugni (visibili nella foto della prima versione) ma colorazione differente.




In foto, scatola della seconda o terza versione.

Versione 3

Si tratta di una versione riproposta nel 1979 interamente riprogettata. La scatola della terza versione riporta la scritta “animation”. Come dicevo prima la seconda versione ha nel retro della scatola una serie numerata cp7****, la terza versione ne è priva. Infine, anche della versione completamente ristrutturata (quella che poi sarà ristampata in box ETARNAL HERO nel 1986), esistono almeno due varianti che si differenziano per il numero di codice sulla scatola e per l’adesivo della cinta ed i colori usati. La terza versione ha un aggancio per i pugni a levetta completamente differente da quello delle prime due versioni.




Nella foto, GA-01 versione 3

Versione 4

Esiste dunque una quarta versione originale del 1979 e poi la Etarnal hero (riproposta nel 1986 dalla versione 3). La versione 4 ha un aggancio per i pugni a levetta ma ha una tacca in meno che non gli permette di essere inserita nei robot della versione 3.
I missili in dotazione sono differenti per colore e composizione rispetto alla prima versione.

Versione 5

E' la Banpresto version (riproposta dalla primissima versione anche se con differenze). Presenta l'aggancio dei pugni diverso per non permettere sostituzioni con la prima versione (pensata appositamente dalla Bandai). Ne esiste anche una ristampa prodotta in Cina ma senza autorizzazione.

giovedì 21 maggio 2009

Mazinga Z jumbo machinder light up head Popy display





Esistono nelle varie collezioni, più o meno grandi, dei pezzi molto rari. Giocattoli magari in strane varianti sopravvissuti alle intemperie e al tempo in un numero di esemplari che si può contare sulle dita di una mano.
Esistono poi dei giocattoli unici. Non perchè prodotti in serie e rimasti al mondo in unico esemplare, ma perchè prodotti in un unico pezzo già all'epoca. Fra questi cimeli non si può non annoverare il Mazinger Z jumbo machinder Popy light-up head, un jumbo 'classic0' se vogliamo, con l'aggiunta dell'illuminazione interna alla testa tipica di altri vinili di dimensioni inferiori.
I proprietari della Popy lo fecero realizzare per esposizione nel loro showroom e per le fiere di presentazione dei toys degli anni '70. Nessuno sapeva con gli anni che fine avesse fatto quell'incredibile pezzo di storia, se fosse andato a casa di qualche lungimirante collezionista, se fosse stato perso o rotto o dimenticato. Tutto ciò fino al 1998 quando come per magia apparve su Yahoo Japan e venne acquistato con fior fior di quattrini da un noto collezionista italiano, che concesse alcune immagini per il catalogo "Mazinger Goods 849". Osservando bene il catalogo si notano gli stessi piccoli difetti del boomerang e del pilder, davvero da brivido. Non si sa mai, magari nella vita avrò la fortuna di poterlo vedere dal vivo.
Di seguito le immagini del robot e degli stand Popy dell'epoca che si trovano sulla ristampa del Popy Catalogue e sull'Hyper Mook.


















Kamen no ninja Akakage





La Tomy ha deciso nel 1987 di onorare l'uscita del remake della serie tokusatsu "Masked Ninja Red Shadow" (edita nel 1967), producendo i 5 personaggi principali della serie:

Akakage Active Pose Series
Aokage Active Pose Series
Shirokage Active Pose Series
Yamabuki Active Pose Series
Akane Active Pose Series



giovedì 7 maggio 2009

Starblazers Art

Se muoio voglio rinascere giapponese. Sicuro. Magari un giapponese che nell'ottobre 1974 era davanti alla TV con gli occhi e la bocca spalancati a guardare Space Battleship Yamato. Nelle immagini qui sotto, una chicca: il primissimo articolo mai apparso a proposito di questa stupenda serie spaziale. Stiamo parlando dello Shonen Manga Magazine proprio di ottobre '74. L'art con le sezioni della Corazzata Spaziale è commovente, e quelle due pagine con il ponte di comando mi fanno ulteriormente apprezzare i (tanti) soldi per il playset Nomura.






Starblazers Cosmo Zero Popy

La simonìa è peccato. Certi venditori dagli occhi a mandorla dovrebbero ricordarsene.
Più osservo le foto, più sbavo. Più osservo le foto più noto un adesivo con scritto 550yen, al che smetto di sbavare e mi viene da piangere.

Per chi non conoscesse di cosa stiamo parlando, si tratta del veicolo pilotato da Kodai (Derek Wildstar per qualcuno), in capo allo squadrone dei Black Tiger fighters. In un'occasione si ferisce al braccio mentre cerca di difendere la Yamato dalla flotta nemica nei pressi di Plutone. Il Cosmo Zero (chiamato "SuperStar" nell'adattamento USA) rientra perfettamente nella categoria degli "space fighter", mischiando con sapienza una linea generale da interceptor con elementi di design di ispirazione fumettistica sci-fi.









Arcadia Atlantic





Molti collezionisti americani che non l'hanno mai vista dubitano persino della sua esistenza. In realtà questa sorta di scatola di montaggio esiste eccome, ed in due varianti conosciute di box, una prettamente italiana, l'altra in localizzazione francese dovuta al grande successo di 'Albator'. Anni fa era molto più comune trovarla, ora è ai limiti del miraggio. Sarà anche per questo che non è semplice neppure trovare un'immagine del modello assemblato. Se qualche lettore (sempre che anche loro esistano realmente...) ne avesse una di cui non si fa nulla, nella mia umile collezione mancherebbe...