giovedì 30 aprile 2009

Takatoku Valkyrie scala 1/55

La scala più grande con cui furono prodotte le Valkyrie dal 1982 al 1990. I diritti della serie nelle mani della Takatoku dal 1982, anno di uscita della serie "Chojiku yosai Macross", passarono nel 1985, anno di chiusura della casa, alla Bandai che iniziò la sua produzione dei 4 modelli "VE-1 Elintseeker", "VT-1 Superostrich", "VF-1S Strike", "VF-1A Hikaru Type", denominando la linea "HI-METAL".
La Ceppiratti fece produrre a H.K. una versione della "Strike" senza componenti aggiuntivi, forse la Valkyria più difficile da trovare oggi in box.
Nel 1990 ripropose la "VF-1S Super", che se pur qualitativamente inferiore alla versione originale Takatoku, fù l'ultima versione prodotta sfruttando gli stessi stampi del 1982. Da noi giunse la versione importata in Europa identica ma priva dello stampo "made in Japan"
Contemporaneamente vennero distribuite diverse copie knock Off "made in Taiwan" che per assurdo sono molto più rare delle originali Bandai.
Il Sig. Joon, chissà com'è venuto in possesso degli stampi, produsse infine 5 Valkyrie "VF-1J" di colori diversi "made in Korea"


Takatoku 1982

1/55 VF-1A Standard Type
1/55 VF-1J Max Type
1/55 VF-1J Hikaru Type
1/55 VF-1J Myria Type
1/55 VF-1S Fokker Type
1/55 VF-1S Armored
1/55 VF-1S Super
1/55 GBP-1S Armored


Bandai 1985

1/55 VE-1 Elintseeker
1/55 VT-1 Superostrich
1/55 VF-1S Strike
1/55 VF-1A Hikaru Type Hi-Metal

Ceppiratti 1985

1/55 VF-1S Strike (Ceppi Ratti Vers.)


Bandai 1990

1/55 VF-1S Super Hi-Metal
1/55 VF-1S Super Hi-Metal White Colour Vers
1/55 VF-1S Super Hi-Metal (H.K. Imported Vers.)


knock Off 1990

1/55 VF-1S Super Hi-Met. Taiwan Gray Colour Vers.
1/55 VF-1S Super Hi-Met. Taiwan White Colour Vers.

Joon`s Production 1990

1/55 VF-1J Joon’s Vers. (Green)
1/55 VF-1J Joon’s Vers. ((Red)
1/55 VF-1J Joon’s Vers. (Gray)
1/55 VF-1J Joon’s Vers. (Red/Blue)
1/55 VF-1J Joon’s Vers. (Blue)

Daltanious jumbo machinder





Daltanious (未来ロボ ダルタニアス) venne trasmesso nei suoi 47 episodi a partire dal 21 marzo 1979 per finire il 5 marzo 1980. Tutti conosciamo il cartone, tutti abbiamo cantato la sua sigla. Molti avranno giocato con la versione deluxe o standard del robot die cast. Nessuno di noi purtroppo ha potuto divertirsi con la versione jumbo mai importata nello stivale. Voci di avvistamenti di un componibile in plastica di circa 60cm con un leone al centro si rincorrono da anni, ma nessuno ha ancora fornito alcuna prova. Mi piace pensare che sia esistito un componibile tipo Gundam o Titan/Gloizer X di Ceppiratti, ma finchè non vedo non credo.






Torniamo al jumbo. Di certo la testa di leone al centro non ne fa un toy sobrio. Il fatto poi che possa sparare dei missili dal cannoncino dentro le fauci è prorio il massimo della libidine per malati di mente come il sottoscritto. Il meccanismo di lancio si trova proprio sopra la testa del leone.
Quando il Beralios non è impegnato a lanciarli, i missili possono essere disposti sugli appositi reggimissili ai lati delle gambe. Ognuno può contenerne due, e le clip sono molto più spesse e resistenti rispetto ai jumbo classici.






Il design della testa è da infarto (Katsushi Murakami ha davvero fatto un ottimo lavoro). Le proporzioni della mascherina attorno agli occhi e delle "corna" sono ottime. Il delfighter, come nella migliore tradizione della versione deluxe, è rimovibile per simulare l'agganciamento. Curioso il fatto che il Daltanious sorrida. Non c'è niente da ridere, con quello che costa...





Il box è molto simile a quello del Gordian jumbo e del Battle fever jumbo. Come per il Tryder jumbo, il robot assemblato sembra un po' spoglio senza gli adesivi applicati. Capisco il problema di preservare le condizioni dell'oggetto, però sarebbe davvero difficile resistere ad attaccare tutti quegli stickers.
Il daltanious jumbo misura 23,5 pollici di altezza, ovvero 60cm, è snodato in moltissimi punti, può sparare entrambi i pugni. E' realizzato in polietilene e vinile morbido ed è stato immesso sul mercato giapponese nel 1979.
Se amate i jumbo machinder è un pezzo imprescindibile, possibilità economiche e reperibilità permettendo.

Pachi Getter Poseidon sofubi

Qui sotto il più raro dei sofubi relativi ai Super Robots classici. Questo Getter Poseidon bootleg (o "pachi" come piace chiamarli ai giapponesi) è alto 7 pollici, anno di produzione sconosciuto.



Takatoku Valkyrie scala 1/72





La Bandai nel 1985 dal successo del fim "The Super Dimension Fortress Macross: Do you remember love?", produce oltre alla scale 1/100 e 1/55, tre Battroid Valkyrie in scala 1/72 inserendole nella sua nuova linea HCM.
Gli High Complete Model vengono pensati per soddisfare un target adulto oramai desideroso di trovare un modello perfezionato dell'amata Valkyrie senza dover ricorrere al "model kit" da assemblare. Nascono così 25 soggetti che abbracciano diverse serie animate, la perfezione dei dettagli raggiunge un livello altissimo e il "realismo" che da sempre ha contraddistinto "Macross" si amplifica nelle forme e nella trasformazione delle Valkyrie.
Il Modello è "pronto all'uso", ma viene concesso il suo perfezionamento dotandolo di accessori ancora sui telai come i missili da comporre a grappolo, antenne e tappini per poter nascondere le viti. Completano la dotazione le tradizionali decal da "model kit" e un personaggio diverso per ogni confezione.

Solo oggi, dopo 25 anni, è stato nuovamente raggiunto un così alto livello di perfezione nella produzione.

VF-1J Hikaru Type







VF-1S Hikaru Type







VF-1A Standard Type






300

Non è il titolo di un pessimo film. E' la cifra (espressa in migliaia di yen) a cui è stata venduta ieri una base jumbo di Goldrake su Yahoo Japan. Loose. In linea con i prezzi di una boxata (quella passata l'anno scorso fu venduta per 700.000 yen).
Che bellezza. Un'altro pezzo di cui raccogliere le foto nell'archivio, difficile pensare seriamente di poterne guardare una a casa mia. Sigh.




Drago spaziale jumbo machinder, istruzioni

Le istruzioni del drago spaziale jumbo machinder popy. Per tutti i comuni mortali che non ne avranno mai uno in vetrina, almeno per sapere come sono fatte queste chimere.



Popy Jumbo Machinder pricelist: alla faccia...

Questi i prezzi a cui acquistano i vostri bellissimi jumbo machinder Popy. Controllate se avete un Garada K7 in garage, 2 milioni di yen talvolta fanno comodo...
Comunque la cresta che fanno sopra un'eventuale acquisto è incredibile, i prezzi di vendita sono tutt'altra cosa...






lunedì 6 aprile 2009

Chogokin Chronicle - Finding the ultimate combination

In risposta alla riduzione continua del numero di nuovi personaggi prodotti, un trend che cominciò a partire dal 1977, la Popy decise di dare nuova vita alle licenze di alcuni personaggi precedenti: Godzilla, Ultraman, Kamen Rider e Gatchaman (La Battaglia Dei Pianeti). La riedizione di Ultraman ebbe grande successo; grazie alla collaborazione con un'agenzia pubblicitaria, si scatenò un nuovo 'kaiju boom' con un rinnovato interesse verso i 'mostri'. La moda dei remakes diede nuova linfa alla Popy, che colse l'occasione per sostenere la sua linea di produzione del 1979 con il nuovo Daltanious, il suo primo robot componibile dopo Voltes V. Murakami rievoca quel progetto come particolarmente arduo.

"La prima cosa che si deve fare quando si parla del design di un nuovo robot giocattolo, è decidere se sarà standalone, componibile o trasformabile. Oppure se si combinerà con altri prodotti venduti separatamente. Quelle sono le vere le caratteristiche importanti da tenere in considerazione. Così, quando ci siamo posti di fronte alle alternative, abbiamo inevitabilmente scelto che fosse componibile".

Ma quale sarebbe stato il passo successivo? Murakami riflettè molto su questo aspetto. Quando stabilì di progettare Daltanious, si indirizzò verso un escamotage molto popolare all'epoca: l'agganciamento.

"Combattler V e Voltes V utilizzavano la combinazione sistematica di veicoli simili. Il modello componibile era diventato quasi un clichè nell'industria del giocattolo, così l'unica nuova direzione possibile consisteva nella combinazione di robot, di animali o di robot e animali. In pratica, le progettazioni erano via via sempre più complicate. Ma non mi volevo arrendere, così mi decisi ad affrontare la sfida con il sistema di combinazione più stimolante: quello fra un robot, un animale ed un veicolo".


La sfida che intraprese Murakami fu di pensare al modo più sensato di far trasformare l'animale per farlo unire al robot e all'astronave. Non solo il componente animale doveva fungere da giuntura, ma doveva anche incorporare un sistema che gli permettesse di trasformarsi in un animale dalle sembianze realistiche.

"Non so quanti fogli di carta ho utilizzato", dice Murakami ridendo. "Pensavo a un sistema di agganciamento ralizzabile nella mia mente e poi provavo a fare uno schizzo su carta... giorno dopo giorno dopo giorno. Ma sentivo che la combinazione di elementi così profondamente diversi era veramente una grande sfida personale. Questo era ciò a cui pensavo mentre ci lavoravo sopra".

Dopo giorni e giorni di schizzi. Murakami riuscì a raggiungere la fusione dell'animale (quadrupede) Velarios con il robot umanoide Atlaus e il veicolo Gunper.

"E' stata davvero dura. Mi ricordo di essermi sentito davvero sollevato quando ho finito il progetto... e non avrei mai più pensato al design di un robot componibile simile un'altra volta!" sorride Murakami.

Daltanious davvero estese i limiti di ciò che era possibile creare per un robot componibile. Il culmine dell'era dei chogokin era stato raggiunto dando alla luce un vero e proprio capolavoro.

Takatoku Valkyrie scala 1/100

Le Valkyrie 1/100 se pur più piccole delle 1/55, sono la scala più difficile da trovare. Nonostante le dimensioni ridotte non hanno nulla da invidiare nei dettagli di produzione alle loro sorelle più grandi.












Takatoku VF-1J Hikaru Type

E' stata prodotta in due diverse colorazioni del cockpit.
Le Valkyrie originali Japan hanno solo la pettorina in metallo, per assurdo le "tarocche" saranno prodotte con più parti in metallo.









Taiwan Version VF-1J Hikaru Type

Versione prodotta a Taiwan, è stata importata in Italia dalla Litardi con l'adesivo "I TRASFORMABILI" che copre il marchio Takatoku nell'angolo basso destro della scatola che graficamente è identica all'originale.
La Valkyria si differisce dalla made in Japan solo per la mancanza dell'adesivo verde sul visore e per una verniciatura meno precisa del Cockpit.

In Italia venne comunque importata anche la versione originale attraverso canali alternativi.










Taiwan Version VF-1J Hikaru Type Full Metal

Questa è la versione più pesante tra tutte le 1/100. Made in Taiwan, a differenza delle originali, vengono realizzati in metallo i piedi, la parte interna ed esterna della gamba, la pettorina e la schiena. Un vero chogokin. Il bazooka viene sostituito da un improbabile fucile, la testa perde la colorazione scura del visore e le antenne assumono il colore della testa. L'adesivo sulla pettorina è molto approssimativo.
Il box diviene più piccolo e perde il polistirolo a vantaggio di un termoformato. Permane la dicitura "MACROSS" nell`angolo basso ma nella parte posteriore la trama dell'anime e la scheda tecnica viene tradotta in inglese.
Chissà perchè rimangono solo 3 delle 6 valkyrie riportate nella grafica originale.













Takatoku 1982: VF-1S 1/100 Fokker Type

Unica versione, forse la più famosa per la livrea giallo/rossa appartenente allo "Squadrone dei Teschi".











Takatoku 1982: VF-1A 1/100 Standard Type

Unica versione. Il retro dei box per le 4 Takatoku rimane identico.








Takatoku 1982: VF-1J 1/100 Takatoku Max

Unica versione.








Bandai 1984: VF-1A 1/100 Hikaru Type Version

Oramai chiusa, la Takatoku passa gli stampi alla Bandai che produce le Valkyrie per il film in uscita nel 1984. E' l'unica 1/100 della Bandai che per l'evento produrrà delle 1/55 ineguagliabili ed è l'unica che riporta stampigliato all'interno della gamba, la casa produttrice e l'anno. Nessuna 1/100 Takatoku riporta diciture sul giocattolo.











Taiwan Version VF-1J 1/100 e VF-1S 1/100 Strike

Utilizzando gli stampi giapponesi, vengono prodotte diverse versioni non originali; se pur le plastiche, la verniciatura del cockpit e la perfezione degli adesivi non è più quella originale, rimangono dei prodotti ben realizzati e fedeli. Il giocattolo acquista peso venendo stampato in metallo anche l'interno delle gambe e la schiena.

Il nome ormai risonante "BATTROID VALKYRIE" rimane sul box come la figura famosa di Fokker ma sparisce definitivamente il logo di "Macross".
Il retro del box perde la grafica originale sostituita dalle istruzioni per la trasformazione.

Se nell'anime esiste un corrispettivo della VF-1S Strike con la livrea rossa/nera (questo è l'unico esemplare in scala 1/100 di questa versione), la VF-1J non porterà mai questi due colori.











Taiwan "Robotic Jet" Version: VF-1J e VF-1A

In questa versione anche il box perde ogni riferimento alla serie originale.
Gli stampi sono gli stessi ma le livree non corrispondono più alle corrispettive Valkyrie dell'anime. La versione in livrea giallo/rossa (non esiste in Macross) viene prodotta con interno gambe, schiena e piedi in metallo e vine dotata di un fucile di fantasia.
La versione in livrea giallo/nera corrispondente allo Squadrone dei Teschi viene prodotta con un nuovo stampo della testa che riporta approssimativamente alla VF-1A Type non esistente con questi colori.















Dell'origine della specie - parte 2

L'articolo ci dice anche che la Watanabe Giken progettò il Conversion Kit, i diecast in scala 1/144 e alcuni kit della Arii. Non si fa menzione della SDF-1, ma il prototipo è posto accanto al modello poi prodotto diverse pagine più avanti nella rivista, il che potrebbe indicare che sia ancora esistente. I dirigenti Takatoku volevano che la SDF-1 fosse il fiore all'occhiello della linea, ed è decisamente possibile che un prototipo sia stato realizzato internamente.

Un altro dettaglio interessante riguarda le varianti nelle scatole per la VF-1J. Fu così popolare che la Takatoku produsse qualcosa come 200.000 unità in soli due mesi, il che causò molta usura alle maschere usate per tagliare il cartone della scatola a vetrina. Si può dedurre a quale fase produttiva risale una VF-1S semplicemente osservando il cartoncino. A questo indirizzo si trova una più dettagliata descrizione delle varianti.

Nella prima versione si trova una striscia di cartoncino compresa fra le due gambe della Valkyria, e una rientranza per ciascun laser della testa.







La seconda versione perde la striscia fra le gambe, ma mantiene le rientranze per i laser della testa (non ho una foto a corredo).

La terza versione perde anche la rientranza per i laser grazie a un taglio lineare del bordo superiore.






La quarta versione ripresenta una rientranza per i laser, ma in un taglio unico. Questa è la forma definitiva del box che poi prenderanno anche tutte le altre Valkyrie successive.